Il mercato degli investimenti media è in contrazione nel 2019 ma il 2020 presenta elementi di ripresa. Lo sviluppo di comunicazioni efficaci è la base per ripartire. Al tavolo dei relatori Vincenzo Boccia, Presidente Confindustria e i principali player dell’industria italiana.
Si è tenuta ieri l’edizione 2019 di Comunicare Domani, l’evento organizzato da UNA Aziende della Comunicazione che ha avuto per ospite d’onore Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria.
Con questa iniziativa UNA sottolinea il valore delle associazioni come motore per il mercato e fa dell’efficacia uno degli elementi chiave su cui puntare per incentivare il mercato tutto, a partire dagli investitori. Questo in sintesi il fulcro del saluto di apertura del Presidente di UNA, Emanuele Nenna, che ha poi lasciato il palco a Marianna Ghirlanda, Presidente Centro Studi di UNA, per un aggiornamento sui dati degli investimenti media per la chiusura del 2019 e una stima sul 2020. Le previsioni sulla chiusura del 2019 mostrano una contrazione con una lieve flessione nel 2019 rispetto agli investimenti del 2018. Situazione che cambia con l’avvento del nuovo anno, con la previsione di un balzo del 2,2% per il 2020, trainato soprattutto dall’impatto atteso per la TV degli Europei di Calcio e delle Olimpiadi Estive.
“Auspichiamo che l’industry torni a investire su sé stessa e che ci sia uno sforzo per riportare al centro della comunicazione e dei media tutti gli elementi essenziali alla costruzione dell’identità di marca con un conseguente impatto sul consumatore. Solo così si riuscirà ad aumentare concretamente l’efficacia della comunicazione e avviare circoli virtuosi che guardano concretamente alla crescita del mercato” ha dichiarato Marianna Ghirlanda.
A seguire è intervenuto Vincenzo Boccia, Presidente di Confindustria, che ha illustrato il ruolo della comunicazione per il rilancio dell’economia italiana. Boccia ha sottolineato quanto la produzione sia ormai un dato di fatto, mentre attraverso leve intangibili quali comunicazione, cultura e formazione le aziende italiane possano trasformare progetti di impresa in casi di successo. Il mercato attuale presenta delle complessità ma è proprio in queste situazioni in cui si può fare la differenza. In Italia solo il 20% delle aziende rientra tra le eccellenze, diventate tali perché hanno compreso l’importanza di investire in beni intangibili. La vera sfida per la ripresa sarà incrementare questa percentuale incoraggiando il tessuto industriale attraverso la condivisione di best practice, iniziative associative e partnership strategiche volte a ridurre il divario digitale. In conclusione, il Presidente ha sottolineato l’importanza di reagire in contesti economici incerti e creare dialogo: la comunicazione in questo gioca un ruolo fondamentale. In tema di efficacia un ruolo fondamentale è quello giocato dal digitale.
Ad approfondire questo tema Paola Marazzini, Director Agency and Strategic Partnerships di Google, che partendo da una analisi dello scenario di mercato ha sottolineato le forti potenzialità ancora inespresse in Italia e il ruolo cruciale per le aziende della digital transformation e dei partner che le affiancano in questo percorso di crescita. Il consumatore è molto cambiato e le aziende devono perciò essere in grado di soddisfarne le attese: quelle che adotteranno un approccio multi-moment, con risultati personalizzati per singolo canale, risulteranno efficienti ed efficaci. Ecco, quindi, che la trasformazione digitale offre uno spunto importante per la crescita del Paese che parte dal suo tessuto industriale, essendo possibile sia per le grandi che per le piccole e medie imprese.
Fa eco Vittorio Meloni, Direttore Generale di UPA, nel suo speech “Tra crisi e volatilità. Come si trasforma la comunicazione di marca” in cui, partendo da un’analisi dei dati economici italiani, suggerisce che per istituire un nuovo circolo virtuoso e far fronte al clima di sfiducia delle aziende del Paese sia essenziale ritarare gli investimenti ma non arrestarsi.
Nel contesto di un quadro italiano in divenire è intervenuto Alberto Dal Sasso, Managing Director di Adintel, andando ad analizzare il forte contributo dell’industria pubblicitaria sulla creazione del valore. Attraverso l’analisi dei dati mondiali e dei principali Paesi europei, Nielsen propone di guardare fuori dai confini nazionali per importare best practice e migliorare l’andamento del comparto, concludendo con cinque ingredienti imprescindibili per il mercato pubblicitario per raggiungere l’efficacia e creare valore: strategia, creatività, contenuto, ricerca e trasparenza.
E sui temi di creatività e strategia hanno concluso l’incontro Marianna Ghirlanda, Presidente Centro Studi di UNA e Guido Surci, Chief Sports & Intelligence Officer di Havas Media Group e ex Presidente del Centro Studi di UNA, che hanno portato sul palco il punto di vista delle agenzie pubblicitarie e delle agenzie media.
“Creatività e strategia sono moltiplicatori molto importanti nonché leve fondamentali per una comunicazione efficace. La creatività deve tornare a ritrovare la sua essenza. In un mondo in cui tutto cambia – mezzi, modi di fruizione dei contenuti, messaggi – quello che non muta sono le emozioni umane che creano il legame con il brand e guidano l’acquisto. Pertanto, solo un sapiente mix tra creatività e strategia potrà assicurare alle aziende di riavvicinarsi al consumatore in maniera responsabile ed efficace” ha concluso Ghirlanda.
“Il mercato della comunicazione sta attraversando una fase di cambiamento e preferisco definire il momento storico attuale come interessante più che difficile. L’efficacia in questo contesto ha una rilevanza fondamentale ma tutto parte dalle persone, dai talenti, dalle idee e dalla cultura. Bisogna investire in questo, a partire dalle agenzie e fare sistema. Il dialogo avviato oggi con tutti i player del mercato è un chiaro segno dell’impegno di UNA in questo senso. Sono tempi interessanti che vanno affrontati insieme con coraggio e creatività, non con paura, per coglierne tutte le opportunità. È proprio in questi contesti che tutto può cambiare e la comunicazione può essere una leva importante per avviare questo processo e noi vogliamo esserne parte” ha concluso Emanuele Nenna, Presidente di UNA.