Consapevolezza, parola dell’anno 2023
Incertezza: è questa la parola che ha dominato il 2022.
Incertezza geopolitica, che ha minato la crescita economica del nostro Paese e del mondo intero.
Incertezza del nostro Governo, che sta muovendo i suoi primi passi e ancora non sappiamo dove ci porterà.
Incertezza economica per il futuro delle nostre aziende, tese nello sforzo di resistere alla crisi che perdura.
Incertezza per il futuro delle nostre famiglie, che vedono assottigliarsi il potere d’acquisto dei loro stipendi.
Incertezza per noi stessi, perché la pandemia ci ha fatto sentire fragili e sappiamo che questo è il momento di tirar fuori tutte le nostre energie.
Ed è qui che l’incertezza lascia finalmente il posto ad una nuova parola: consapevolezza.
Il 2023 lo dedico a questa parola con l’augurio che possa portarne con sé altre due: valore e azione. Perché la consapevolezza più grande è il valore di ogni cosa: di sé stessi prima di tutto, dei propri affetti, dell’ambiente in cui viviamo e lavoriamo e del Paese di cui facciamo parte, anzi che siamo.
E la seconda cosa è l’azione, perché quando abbiamo tra le mani qualcosa di valore, tutto vogliamo tranne che metterlo a rischio. La consapevolezza che abbiamo maturato in questi ultimi anni è il valore della stabilità: politica, economica, sociale, fisica, affettiva, mentale. Sicuramente nessuno di noi può agire per cambiare le sorti di una guerra internazionale, ma possiamo lavorare sugli altri anelli della catena. A partire dall’anello più importante, noi stessi.
Buon 2023!